lunedì 3 ottobre 2011

Post-it

Ebbene si, lo ammetto, è a causa sua se sto scrivendo questo post, perchè come dice lei è veramente triste vedere questi blog abbandonati e poi ripresi e poi di nuovo abbandonati. Che mi sembra di essere un medico con un defibrillatore che cerca di far rivivere un corpo ormai morto ma che in fondo non si rassegna, anche se oramai sà che non c'è più niente da fare.
Ci ho pensato molto in questi mesi, ho pensato alle cose da scrivere, alle cose da ricordare, alle cose da non dimenticare ma poi la stanchezza, la pigrizia, la mancanza di parole giuste e belle e piene mi ha sopraffatto ed ho mollato.
Questo doveva essere un posto in cui annotare tante belle cose, dalle ricette ai piccoli lavori a maglia, alle sperimentazioni con la macchina da cucire e appunti di vita da non dimenticare... eppure, come al solito, ho lasciato che si appassisse come la piantina sulla mia scrivania, che poverina è morta, anzi forse c'è ancora il bulbo sotto tutta quella terra che continuo ad annaffiare, solo che si è stancato di crescere probabilmente.
Ed anche oggi avevo questa voglia di scrivere due righe, del tipo: "è stato un periodo particolarmente stressante, in cui non mi sono fermata un attimo, mi son sentita travolta da mille eventi ed il tempo m'è sfuggito di mano, ogni volta che ho due minuti liberi avrei tanta voglia di fissare le parole su una pagina bianca ma ho come l'impressione che non siano mai le parole giuste, che ci sia sempre qualcosa di sbagliato nel modo in cui le butto giù e sempre qualcosa di troppo arzigogolato che rende il concetto incomprensibile" ed avevo voglia di scrivere anche qualcosa del tipo "sto vivendo l'esperienza più bella della mia vita, sentire il suo corpicino che si muove nella mia pancia, vedere i suoi movimenti ormai evidenti anche agli occhi altrui, immaginare come sarà la mia nuova vita con lui, accettare l'idea che non sarò mai più la stessa, che tutto cambierà e che la mia vita verrà inevitabilmente stravolta. Progettare cambiamenti per il suo arrivo, farsi travolgere da ansie e scaricarle con dei pianti assurdi. Iniziare il corso pre-nascita, avere le settimane scandite da visite, controlli, appuntamenti, incontri con vari amici/parenti che non vedono l'ora di liberarsi di seggioloni, seggiolini, passeggini, cullette e chi più ne ha più ne metta".

Ecco, più o meno erano queste le cose che avrei voluto scrivere, insieme a mille altre legate ai vari stati d'animo.. ed è un peccato, perchè è vero che tante cose si dimenticano, soprattutto le sensazioni legate ai singoli momenti.
Certo è che non dimenticherò mai ciò che si prova nel sentirlo scalciare e muoversi e nuotare dentro la mia pancia.

1 commento:

chiara.bc ha detto...

Non è che VOLEVI scriverlo, L'HAI scritto!!!
Ed è bello così, spontaneo, diretto... questo è uno spazio tuo e devi farne ciò che vuoi TU!
Un abbraccio, goditi il tuo pesciolino...