venerdì 26 settembre 2008

quattordici.

A furia di guardare cartoni animati devianti tipo: la stella della senna e lady oscar sono diventata una paladina della giustizia.
Una paladina fallita però.
Odio tutte le ingiustizie e mi piace difendere cause perse, adoro mettermi dalla parte dello sfigato e del debole. Peccato non vivere nella Francia Rivoluzionaria, altrimenti mi ritroverei con un costumino cucito di tutto punto a difendere morti di fame a furia di spadaccinate.


 


A quanto pare, secondo un mio coglioncollega, noi, ovvero i giovani italiani che non ci stanno alle regole di questo paese, che se potessero si trasferirebbero in un posto civile, in cui i diritti sono ben definiti, le regole più o meno rispettate, in cui non ti fanno credere che il fallimento delle più importanti aziende italiane è causato dai suoi dipendenti e non da chi se n'è approfittato fino all'altro ieri, da chi si fa leggi ad hoc, da chi si costruisce privilegi su privilegi sulle spalle dei lavoratori; ebbene questo tizio afferma che sempre noi: "non ci abbiamo capito un cazzo, che l'america è qui in italia, che come si sta bene da noi non si sta da nessuna parte".


Beh certo, se si parla di clima, cibo e bellezze naturali son d'accordo, ma per tutto il resto mi farei adottare perfino da un siberiano.

giovedì 18 settembre 2008

tredici.

Il tredici doveva essere il post dedicato a Parigi, ai miei tre scarsissimi giorni trascorsi li, tra baguette, pain au chocolat, udon, metropolitane che vanno ovunque, ragazzi neri dagli occhi verdi, ragazze carine e sempre vestite bene. Tre giorni in una città enorme, ma estremamente organizzata. Una città in cui mi trasferirei anche subito se non fosse per l'ostacolo lingua, sempre abbastanza relativo visto che in un modo o nell'altro uno comunica e piano piano per integrarti apprenderesti anche l'ostrogoto se servisse a farti mangiare! Beh, se non si fosse capito Parigi m'ha stregata e sicuramente sarà nuova tappa in un futuro non troppo lontano, spero.


Detto questo, io da ieri sera 'sono un fenomeno' [cit.].


 


 


ah, per ulteriori impressioni sulla ville lumière qui: http://kc.iobloggo.com/archive.php

martedì 9 settembre 2008

dodici.

Eh si che l'estate per me è finita da ferragosto, e si che ad un certo punto mi stufo e non vedo l'ora che arrivi l'autunno e quindi poi l'inverno per ricominciare il valzer delle stagioni, ma dopo ieri sera ho un pizzico di nostalgia per quest'estate che ancora non è terminata ma che in una manciata di giorni sarà già un ricordo.


 


Una birra. Panino con la salsiccia. L'aria fresca dei castelli. Il cielo limpido brulicante di stelle. Ascanio Celestini con il suo spettacolo.


 


 


 


 


E delle volte scopro di non voler crescere.

sabato 6 settembre 2008

undici.

Quanto odio scrivere post lunghissimi, in cui parlo di cose di cui volevo parlare da tempo e poi.. buuum tutto scomparso nel nulla??


Fanculo.