Ieri mi sono sentita come il protagonista dei libri di Murakami.
Sono uscita dal lavoro, ho fatto una lunga passeggiata per via Cavour fino ad arrivare a piazza Venezia, senza passare per i Fori, ma girandogli dietro. Mi sono soffermata a guardare una vetrina di Birkenstock (si chiamano così?) per poi riprendere il cammino, direzione largo Argentina, tappa: Feltrinelli.
Avrò passato almeno un'ora girando per gli scaffali, prendendo in mano i libri, sfogliandoli, portandoli in giro per poi trovare qualcosa di meglio e rimetterli al posto loro. Una volta assicurato il bottino ho preso un tramezzino al caffè della libreria, mi sono messa comoda sul divanetto ed ho iniziato a gustare le prime pagine dei nuovi acquisti.
Dopo aver fatto scorta di aria condizionata ho deciso di riprendere il cammino, questa volta direzione: Garbatella. Quindi tram, con tanto di tossici urlanti contro suonatori di armoniche, treno ed autobus con storta alla caviglia annessa.
E giuro, mentre camminavo mi sentivo veramente un personaggio Murakamiano.
Oggi invece, ho gli occhi di gatto!