giovedì 20 ottobre 2011

Considerazioni

Cosa ci spinge a frequentare persone che non ci interessano minimamente?
Come succede che rimaniamo incastrati in rapporti poveri e miseri, con i quali non diamo e non riceviamo niente di buono?
Perchè ci si ostina a frequentarsi in questi casi?
Non sarebbe più onesto lasciarsi andare?

Non sono brava a far finta di tollerare persone che in realtà mi infastidiscono, a lungo andare rischio di diventare totalmente indifferente o terribilmente antipatica.

Edit:
Che poi, come dicono alcuni, ci ripenso come i cornuti.
Ma chi me lo fa fare di avvelenarmi l'anima e la mente pensando a quella gente li, quella di cui sopra. Non ne vale proprio la pena, il problema è che oggi me la son scampata non andando al lavoro a causa (grazie?) al nubifragio che ha colpito Roma.
Quindi dovrei limitarmi a godere di questa giornata libera, senza dar peso alle parole stupide e vuote che sento ripetere ogni giorno e che - fortunatamente - ascolterò ancora per ben poco.

lunedì 10 ottobre 2011

Altruismo o Egoismo?

Oggi è stata una giornata massacrante, sveglia alle 5.50, autobus alle 6.50 arrivo in ufficio alle 7.40 e poi via alle 16.20 per correre in ospedale dove mi aspettavano per un appuntamento per ciò che io credevo fosse una visita per la donazione del cordone ombelicale, ed invece trattavasi semplicemente di colloquio preliminare.
Come si svolge il tutto? Innanzitutto c'è da dire che bisogna informarsi se nell'ospedale dove si è deciso di partorire è prevista la donazione del cordone, sembrerà una questione banale ma purtroppo non tutte le strutture forniscono questo servizio.
Una volta appurata la possibilità di donazione nell'ospedale prescelto, si prende appuntamento con un'ostetrica che, tramite un semplice colloquio, inserisce una serie di informazioni in un modulo prestampato ed avvia la procedura.
L'ostetrica si occupa anche di fissare una data per un incontro con il medico trasfusionista, al quale bisognerà portare tutte le analisi fatte durante la gravidanza e che si occuperà di verificare che sia tutto nella norma, per poter poi  rilasciare un certificato di idoneità che dovrà essere consegnato all'ostetrica all'arrivo in sala parto.
In sala parto verranno fatti ulteriori accertamenti per confermare che non ci siano impedimenti all'effettuazione del prelievo, se tutto sarà nella norma si procederà al prelievo di una sacca di sangue che verrà prima trasportata al centro trasfusionale per i controlli di routine, e successivamente trasferita alla sede dell'ADISCO (Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale).
Si potrebbe pensare che arrivati a questo punto l'avventura della donazione sia giunta al termine, ma non è così! prima di mettere a disposizione la famigerata sacca di sangue devono passare almeno 6 mesi alla scadenza dei quali si verrà contattati per essere informati se la donazione è andata o meno a buon fine.

Perchè donare il cordone? beh, penso che sia importante primo per la ricerca, secondo perchè potrebbe sempre tornare utile e terzo, ma non meno importante, perchè si rischia di riuscire ad aiutare qualcuno che ne ha bisogno.
Augurandosi di non dover mai ricorrere all'utilizzo delle cellule staminali del cordone ombelicale, la cosa interessante da sottolineare, per me, è la seguente: se si decide di donare il sangue del cordone e - speriamo mai - un domani se ne dovesse aver bisogno, nella banca di conservazione effettueranno prima una ricerca per verificare che sia ancora disponibile la propria sacca, e nel 95% dei casi si ritrova proprio quella, altrimenti si procederà a cercarne una compatibile.
Io trovo che questo sia fantastico perchè permette di mettere a disposizione una possibilità non solo per noi e i nostri cari, ma per chiunque abbia le caratteristiche per usufruire del nostro dono.

Edit:
c'è da dire che tutto questo avviene gratuitamente, mentre se ci rivolgessimo ad una banca privata il tutto costerebbe circa 2.000€.

sabato 8 ottobre 2011

Autoproduzione

Durante il mio pomeriggio in solitaria di ieri, dopo aver letto questo post qui, mi son messa a cercare su internet come fare il sapone in casa... da li son finita a video su l'autoproduzione della qualunque.
Innanzi tutto resto stupefatta dal numero incredibile di persone che si dilettano, e non solo, nell'autoproduzione di saponi, detersivi, deodoranti e robe varie. Io mi sento un'idiota perchè penso che non riuscirei mai ad ottenere un risultato soddisfacente se solo provassi.
Ebbene, tralasciando la produzione del sapone, per il quale serve la soda caustica ed al momento non mi sembra il caso di maneggiarla, ho deciso di provare ad autoprodurre detersivo per i piatti (sembra sia semplicissimo) e deodorante (non sono mai soddisfatta dei deodoranti in commercio).
_Ok, ho solo preso la decisione non so ancora quando il pensiero si trasformerà in azione_
Avrò passato buone tre ore saltando di link, in link, tra l'altro ho visto tutte e sei le puntate di "la mia vita ad impatto zero" una rubrica ecologica della Maugeri all'interno di un programma presentato da Zanardi su Rai3, per tre mesi la Maugeri ha seguito una serie di accortezze per vivere la sua vita in maniera più ecologica e da li ho scoperto, beata ignoranza, la possibilità di autocostruirsi una compostiera da tenere sul balcone o nel giardino.
In particolare ho scoperto questo blog qui veramente interessante e pieno di spunti e consigli, nonchè quest'altro blog qua, consigliatomi per avvicinarmi a tutto ciò che gravita intorno alla questione 'autoproduzione'.
Al momento sono gasatissima e sto cercando di informarmi il più possibile su tutto ciò che riguarda autoproduzione per consumare, inquinare ed impattare il meno possibile sull'ambiente.

lunedì 3 ottobre 2011

Post-it

Ebbene si, lo ammetto, è a causa sua se sto scrivendo questo post, perchè come dice lei è veramente triste vedere questi blog abbandonati e poi ripresi e poi di nuovo abbandonati. Che mi sembra di essere un medico con un defibrillatore che cerca di far rivivere un corpo ormai morto ma che in fondo non si rassegna, anche se oramai sà che non c'è più niente da fare.
Ci ho pensato molto in questi mesi, ho pensato alle cose da scrivere, alle cose da ricordare, alle cose da non dimenticare ma poi la stanchezza, la pigrizia, la mancanza di parole giuste e belle e piene mi ha sopraffatto ed ho mollato.
Questo doveva essere un posto in cui annotare tante belle cose, dalle ricette ai piccoli lavori a maglia, alle sperimentazioni con la macchina da cucire e appunti di vita da non dimenticare... eppure, come al solito, ho lasciato che si appassisse come la piantina sulla mia scrivania, che poverina è morta, anzi forse c'è ancora il bulbo sotto tutta quella terra che continuo ad annaffiare, solo che si è stancato di crescere probabilmente.
Ed anche oggi avevo questa voglia di scrivere due righe, del tipo: "è stato un periodo particolarmente stressante, in cui non mi sono fermata un attimo, mi son sentita travolta da mille eventi ed il tempo m'è sfuggito di mano, ogni volta che ho due minuti liberi avrei tanta voglia di fissare le parole su una pagina bianca ma ho come l'impressione che non siano mai le parole giuste, che ci sia sempre qualcosa di sbagliato nel modo in cui le butto giù e sempre qualcosa di troppo arzigogolato che rende il concetto incomprensibile" ed avevo voglia di scrivere anche qualcosa del tipo "sto vivendo l'esperienza più bella della mia vita, sentire il suo corpicino che si muove nella mia pancia, vedere i suoi movimenti ormai evidenti anche agli occhi altrui, immaginare come sarà la mia nuova vita con lui, accettare l'idea che non sarò mai più la stessa, che tutto cambierà e che la mia vita verrà inevitabilmente stravolta. Progettare cambiamenti per il suo arrivo, farsi travolgere da ansie e scaricarle con dei pianti assurdi. Iniziare il corso pre-nascita, avere le settimane scandite da visite, controlli, appuntamenti, incontri con vari amici/parenti che non vedono l'ora di liberarsi di seggioloni, seggiolini, passeggini, cullette e chi più ne ha più ne metta".

Ecco, più o meno erano queste le cose che avrei voluto scrivere, insieme a mille altre legate ai vari stati d'animo.. ed è un peccato, perchè è vero che tante cose si dimenticano, soprattutto le sensazioni legate ai singoli momenti.
Certo è che non dimenticherò mai ciò che si prova nel sentirlo scalciare e muoversi e nuotare dentro la mia pancia.

domenica 31 luglio 2011

Step by step

8^ settimana
10^ settimana


14^ settimana
15^+1



18^+5
16^ settimana

Nel mezzo del cammin....

Sono pessima, pessima, pessima.
Mi ero ripromessa di tenere una sorta di diario della gravidanza, per appuntare, oltre ai pensieri, anche tutti i vari cambiamenti fisici ed umorali che mi avrebbero (s)travolta. 
E invece le settimane son passate ed io mi ritrovo semplicemente con le foto dall'8^ settimana in poi e niente di tutto quello che mi ero ripromessa.
Oggi entro nella 20^ settimana (praticamente a metà gravidanza) e sono letteralmente scoppiata! me l'avevano detto che, di punto in bianco, la pancia sarebbe esplosa ma ingenuamente pensavo che la cosa non mi avrebbe riguardato, che sarei stata confusa per una ragazza un pò pienotta per almeno qualche altra settimana, ed invece avevano ragione!
Sono andata a guardare quanto pesavo un mese e mezzo fa ed ho calcolato che da allora ho preso 4 kg. ASSURDO!
Dopo tanto parlarne, ieri siamo andati a fare una passeggiata in centro, solo noi due, una camminata per piazza venezia, campo de fiori e tappa fissa dal nostro kebbabaro di fiducia per mangiare un cous cous da leccarsi i baffi.
E per concludere la settimana in dolcezza, oggi sono andata con la mia amichetta a fare un ricco brunch da sweety rome, a due passi da via nazionale, dove ci siamo rimpinzate con squisitezze salate (a volontà) e con dei dolcetti meravigliosi.
Domani avrò il controllo dalla ginecologa e già so che mi farà una di quelle ramanzine che mi faranno sentire in colpa ogni volta che guarderò una gelateria, e vorrei tanto chiamarla e dirle che non andrò, ma purtroppo non posso farlo.

Sono accadute una marea di cose positive, prima tra tutte l'aver sentito muoversi per la primissima volta il mostriciattolo dentro di me! Tutti mi dicevano che sarebbe stato come avvertire delle farfalle nello stomaco (!) ma in realtà, quel che ho sentito io, somigliava più ad un crampetto, ad una specie di formicolio... come quando riesci a sentire nuovamente una parte di te dopo un crampo.
Non ho realizzato immediatamente quello che stava accadendo, ero seduta con le spalle ricurve e tutto il peso sulla pancia, ad un certo punto ho sentito questo "crampetto" sotto le costole a sinistra, così mi sono drizzata ed è passato... poi mi sono rimessa nella medesima posizione e l'ho sentito di nuovo... così ho capito che era il mostriciattolo, che forse non amava molto la postura che avevo assunto in quel momento.
In queste settimane siamo stati al concerto di Daniele Silvestri, oramai un must dell'estate; abbiamo fatto per due sabati consecutivi la pizza in casa con ottimi risultati; abbiamo passato una fantastica serata interculturale con gli amici porto-francesi e franco-spagnoli del cognato tornato per qualche giorno nella capitale; siamo stati al concerto di Slash e Myles Kennedy a Capannelle, riuscendo ad avere anche il pass per la zona riservata, godendoci al meglio un concerto che è stato fantastico; abbiamo cenato fuori non so più quante volte (a questo devo tutti i chili accumulati). 

Ok, rileggendo il tutto mi rendo conto di non aver fatto altro che mangiare, mangiare e mangiare.... povera me.

mercoledì 22 giugno 2011

04.11 a lots of good things

In questi mesi sono accadute una miriade di cose, le più belle ed importanti sono:

  • il primo viaggio negli States, on the road.
  • tornare dal viaggio e scoprire di essere in 3 e non più due!
  • sentire il suo cuore per la prima volta
  • vederlo muoversi senza ancora riuscire a sentirlo
  • iniziare a guardare il mondo con occhi diversi
  • poter finalmente dire "questa non è pancia, è che sono incinta!" u.u
  • scegliere finalmente i nomi, fregandocene di chi non condivide


e non riesco a pensare ad altro, mi piacerebbe immortalare ogni singolo istante e pensiero per non lasciarmelo sfuggire via.

venerdì 29 aprile 2011

Come back

Ed anche questa volta siamo tornati, nonostante la voglia di rimanere fuori sia sempre molto forte.

Abitando in Italia, ricca di bellezza e storia, non abbiamo molto da invidiare agli altri paesi, tranne gli spazi sconfinati e l'immensità che mi hanno riempito occhi ed anima per quindici giorni, rimettendomi in pace con l'universo.

Ed ero un pò scettica e prevenuta prima di partire, non facevo altro che pensare che stavo andando nella patria delle armi vendute al supermercato(così per dire, dal momento che non ho visto nulla del genere), nel paese del consumismo per eccellenza, ma al tempo stesso ero anche piuttosto emozionata al pensiero di vedere con i miei occhi i luoghi protagonisti di film, serie tv, libri che ho tanto amato. 

E non riesco ad aggiungere molto, come se parlandone il ricordo svanisse ogni volta un pochino di più.

venerdì 1 aprile 2011

Gente che viene, gente che va

Quindi domani si parte.

E non posso fare a meno di sentirmi come una bambina per la prima volta alle giostre, emozionata e spaventata, e speranzosa ed euforica.. con mille aspettative e altrettante 
paure.
Domani a quest'ora sarò in California, e spero di trovare una giornata primaverile come quella che ci ha regalato oggi Roma.
Nella mia pazzia, da vera housewife.addicted, ho già programmato le lavatrici al rientro e conto di mandarne una questa sera per togliermi dai piedi i tappeti del bagno e del resto della casa.
Sono fuori di testa, a parte questo, domani si parte e tutto il resto non m'interessa.

mercoledì 30 marzo 2011

Perchè se io latito, latito.. mica faccio un illecito

Vorrei dire tante cose ma ho pochissimo tempo a disposizione.
Innanzi tutto siamo arrivati finalmente al viaggio, quindi tra poco meno di 3 giorni si parte alla volta degli States!
Ho da poco finito di preparare le valigie, cercando di non appesantirle con cose inutili, selezionando felpe/magliette/jeans in modo tale da portare poca roba tutta abbinabile l'una con l'altra.
Domani devo solo passare a comprare shampoo e bagnoschiuma, per il resto mi sembra di aver preso tutto, persino la classica bustina con tutte le medicine possibili ed immaginabili.
Abbiamo masterizzato alcuni cd: due rockabilly, due misti, uno esclusivamente pearl jam, ce ne sono altri due da preparare mantenendo l'unica regola dettata: solo musica ammmmericana.
Come lettura per questo viaggio ho scelto LA Confidential, principalmente per due motivi: volevo un autore americano ma anche un libro abbastanza imponente che mi tenesse impegnata sia durante il volo di andata che di ritorno.
Ho così tanta voglia di fare questo viaggio che mi sento in fibrillazione, ho bisogno di staccare la spina, di riempirmi gli occhi di posti nuovi e di riscoprire il piacere che si prova nell'andare a spasso per il mondo.

countdown -3

mercoledì 9 marzo 2011

03.11 good things and bad ones

 
 UP
  • aver prenotato la macchina per il viaggio
  • programmare la playlist da portare in viaggio
  • aver iniziato la copertina per il nipotino in arrivo a luglio
  • la pizza fatta in casa e mangiata con gli amici
  • gioire delle gioie altrui
  • scoprire che aver rinunciato a tante cose da novembre ad oggi, ha fruttato (€)più del previsto!
  • i pranzi in ufficio quando il capo è fuori Roma!

DOWN

  • la dieta e le privazioni culinarie
  • la nuova intolleranza alla coca-cola
  • i pensieri negativi che ti affondano

Deeper and Deeper

Condividere i pensieri più intimi, è una cosa che non riesco più a fare. 
Mi sembra una perdita di tempo.
A parte l'altra parte di me, quella pelata e allo stesso tempo pelosa, con la quale mi incazzo e mi scazzo tutti i giorni.. a parte lui, beh, non riesco più a tirare fuori niente.
Le paure, le ansie, le aspettative, le incazzature, le cattiverie, le gioie, i progetti, le piccole conquiste... nessuna delle persone che mi sono vicine può, attualmente, essere all'altezza di ciò che sento e che vorrei esprimere.

Sono come un riccio spaventato, chiuso in se stesso

Sto attraversando una fase in cui mi sento satura di parole, di gesti e non gesti, di mancanze, assenze, non risposte.
Parecchie cose che mi circondano non mi piacciono, e non parlo della politica o della situazione internazionale, mi riferisco ai comportamenti di chi mi sta intorno, delle persone che mi sono vicine e non.
A volte mi chiedo quand'è che hanno perso il centro, o quand'è che tutta la fiducia da me riposta è stata gettata in un cassonetto.
E torniamo sempre al solito discorso: mi aspetto sempre il meglio, mi aspetto di non essere delusa, mi aspetto di essere trattata nel modo in cui io tratterei gli altri. 
Ma devo ricordare che nei rapporti interpersonali si viene più volte delusi che non piacevolmente stupiti.


1# Che le parole siano come le perle: rare e preziose.
 

domenica 20 febbraio 2011

Sempre di domenica

Ci pensavo già da ieri sera, mi son detta "domani mi alzo e preparo i pancake per colazione!" però ho ben pensato di non mettere la sveglia, così anzichè fare colazione abbiamo fatto un brunch a base di pancake e latte e caffè.
La ricetta me l'ha data mio cugino, e sinceramente non ricordo quale sia la differenza con le altre trovate in giro, fatto stà che è semplice ed il risultato è molto soddisfacente.












Si montano le uova intere con lo zucchero, quindi si aggiunge la farina con il sale e la vaniglia (nel mio caso la vanillina), dopo aver ben amalgamato il tutto si incorporano latte e lievito.

 









Si montano i bianchi d'uovo a neve ferma, aggiungendo un pizzico di sale, e si aggiungono delicatamente (mescolando dal basso verso l'alto) al resto del composto.













Si lascia riposare il tutto in frigo per una mezz'ora prima di cuocere i pancakes.
Noi li abbiamo mangiati con una spolverata di zucchero a velo e sciroppo d'acero, ma si può usare anche del miele o della marmellata.

Dopo una colazione da campioni, sembrava che il mondo aspettasse solo noi, invece ci siamo limitati ad oziare tutto il pomeriggio sul divano, dove abbiamo visto le ultime due puntate di Broadwalk Empire (fantastico!) e qualche vecchia puntata di Criminal Minds.
Ed a proposito di CM, ho pensato al prossimo viaggio in America che faremo, e non ho potuto fare a meno di immaginarmi come vittima di un seriale. 
Tipico: ci fermiamo a dormire in un piccolo e sconosciuto motel in una cittadina sperduta chissà dove lungo la strada per las vegas, ed ecco che arriva il figlio di Michael Myers a squartarci mentre dormiamo beati in un letto puzzone.
Ecco questa è decisamente la fine che non voglio fare!
A parte queste cazzatine che mi vengono in mente guardando la tv, il weekend è andato via velocemente, e domani mi aspetta una mattinata piuttosto impegnativa. 


sabato 12 febbraio 2011

02.11 bad things good things

Questo 2011 è cominciato lentamente, sembrava che i cambiamenti annunciati nel vecchio anno non dovessero arrivare mai, ed invece in maniera prepotente mi hanno risucchiato, sbatacchiandomi quel tanto che basta a farmi sentire uno straccio.
Mi sento stremata, senza forze, continuamente nervosa, stanca, con le occhiaie. 
Un mostro in poche parole.
E la cosa più brutta è che non riesco a recuperare.
C'è da dire che da quando ho cambiato lavoro le settimane volano, non che faccia ste grandi cose, però mi trovo bene, le colleghe sono tranquille e simpatiche e sono felice di avere più autonomia nello gestire i turni.
Ben presto terminerò l'affiancamento, e spero di riuscire ad organizzarmi meglio anche a casa, non solo con la spesa e le faccende, ma sopratutto con il tempo libero.

Di buono c'è stato:

  • la ripresa della palestra
  • aver ufficializzato il cambio d'ufficio, con tutta una serie di "agevolazioni"
  • veder diminuire i numeri sulla bilancia quel tanto che basta per farmi credere che ce la posso fare!
  • aver quasi risolto la questione casa-al-mare
  • vedere un'amica dopo troppo tempo
  • un pranzo tra ragazze, relative chiacchiere e simil-nipotini in arrivo!
  • le puntate di nigella feats

Di cattivo:

  • la macchina rotta
  • il nervosismo che genera scintille
  • la tosse che non passa
  • le occhiaie (possibile che non ci sia un modo per eliminarle!?)

lunedì 24 gennaio 2011

A new beginning

Primo giorno.
Oggi è il mio primo giorno nel nuovo ufficio, primo giorno del nuovo lavoro, e secondo "primo giorno" nel giro di 9 mesi.
Si ricomincia con un nuovo capo, nuove colleghe (in questo caso vecchie conoscenze), nuovi orari, nuove informazioni da memorizzare, nuovi ritmi e nuovo modo di lavorare. in gruppo.

Oggi è stato il mio primo giorno e sono tornata a casa de-va-sta-ta manco fossi andata a zappare la terra tutto il giorno! E per fortuna che mi sono limitata ad ascoltare, guardare e prendere appunti.
Vengo da una settimana faticosa, passata prevalentemente al lavoro, facendo tutti i giorni due o tre ore in più per riuscire a finire dei lavori che avevo in sospeso e per passare le consegne alla persona che mi ha sostituito. 
Fortunatamente, nonostante la stanchezza ed il nervosismo che ne è derivato, sono riuscita a ritagliare qualche ora per la palestra, per vedere qualche amico e per rilassarmi davanti alla tv, facendo scorpacciate di Real Time e di film che mi ero persa al cinema.

E tra la scorsa settimana e questa entrante, che sembra non promettere niente di buono, non vedo l'ora di arrivare a venerdì pomeriggio per chiudermi due giorni interi in casa a cucinare, fare dolci, guardare tv, sferruzzare e cucire un pò.
E dormire fino alla nausea.

domenica 16 gennaio 2011

Pantone 185 - ovvero la mia Eternity scarf

Il bello delle ferie è che, fantasia permettendo, uno si dedica a tutta una serie di cose per le quali non riesce mai  a trovare tempo a sufficienza durante i normali periodi lavorativi.
Così anche io, durante il ponte dell'epifania, mi sono dedicata alla realizzazione di una sciarpa che avevo puntato da tempo, la così detta "eternity scarf" o anche "infinity scarf".
Si tratta di una sciarpa lunghissima lavorata con i ferri circolari, alla fine del lavoro sembra di aver creato un collo un pò troppo lungo, ma in realtà il bello di questo accessorio è proprio questo: la si può girare attorno al collo fino ad ottenere la lunghezza preferita.
Personalmente preferisco la versione da soffocamento, ovvero completamente avvolta!
Spulciano i pattern su www.raverly.com ho trovato diverse interessanti versioni, ma alla fine ho pensato di fare un pò di testa mia e, visto anche la mia inesperienza, ho cercato un punto semplice e carino e mi sono creata la mia personale sciarpetta.
Ho utilizzato dei gomitoli ricevuti in regalo per il mio compleanno ed i ferri circolari ricevuti per natale, ed alla fine il risultato è stato questo:








Occorrente:

n.3 gomitoli di lana
ferri circolari n. 6 (o comunque adatti al tipo di lana a vostra disposizione)
lunghezza cavo 60 cm
n.1 anello segna-maglia


Giro 1 e 2: 2dritti - 2rovesci fino alla fine
Giro 3 e 4: 2rovesci - 2dritti fino alla fine
Chiudete le maglie ed è fatta.


Per chi fosse iscritto, il pattern lo trovate sulla mia pagina raverly http://www.ravelry.com/people/marlenefactory

venerdì 7 gennaio 2011

01.11 very good things

Grazie amica , ti rubo l'idea ma hai tutta la mia riconoscenza!

  • il primo ponte del 2011
  • iniziare una specie di dieta 
  • la palestra ed i buoni propositi in generale
  • sogni fantastici ma non ancora realizzati - ed il bello che ne consegue -
  • ricevere un libro per la befana
  • desiderare un nuovo tatuaggio ma essere indecisa tra due soggetti

La Befana vien di notte...

Le feste sono finite, Capodanno è passato e la Befana, anche se ormai è solo un ricordo, rimarrà nei nostri cuori fino a domenica, avendoci regalato il primo ponte del 2011, e temo anche l'ultimo visto che le feste cadranno proprio male quest'anno.
Il Natale è trascorso, per la prima volta dopo anni, senza dover pensare a come gestire le uscite, i pranzi e le cene per non arrivare il giorno dopo distrutta al lavoro. Abbiamo mangiato molto, dormito ancora di più, passato delle belle serate in compagnia tra taboo e la wii, giocando a carte e all'immancabile tombolone.
I regali sono stati pochi, sia quelli fatti che ricevuti, però tutti molto graditi e scelti con cura, alcuni fatti in casa, come la gelatina di passito e l'aceto aromatizzato con fichi secchi, miele, pepe bianco e timo (entrambe le ricette trovate su cucina moderna).
Inizio questo 2011 con molte idee, tanta voglia di fare, diversi progetti ed una confusione su come cominciare tutto per non rischiare di lasciare le cose a metà come faccio solitamente.
Il primo progetto è quasi terminato, si tratta di una "eternity scarf" o "infinity scarf" fatta utilizzando dei gomitoli ricevuti per il mio compleanno. Ho preso come spunto dei pattern trovati su raverly e li ho rielaborati a mio gusto, non appena l'avrò conclusa pubblicherò qualche foto.
Nel frattempo continuo a godermi questi giorni di vacanza cercando delle idee da sviluppare quanto prima, ed elaborando dei lavori per sfruttare, finalmente, la mia macchina da cucire.