giovedì 20 ottobre 2011

Considerazioni

Cosa ci spinge a frequentare persone che non ci interessano minimamente?
Come succede che rimaniamo incastrati in rapporti poveri e miseri, con i quali non diamo e non riceviamo niente di buono?
Perchè ci si ostina a frequentarsi in questi casi?
Non sarebbe più onesto lasciarsi andare?

Non sono brava a far finta di tollerare persone che in realtà mi infastidiscono, a lungo andare rischio di diventare totalmente indifferente o terribilmente antipatica.

Edit:
Che poi, come dicono alcuni, ci ripenso come i cornuti.
Ma chi me lo fa fare di avvelenarmi l'anima e la mente pensando a quella gente li, quella di cui sopra. Non ne vale proprio la pena, il problema è che oggi me la son scampata non andando al lavoro a causa (grazie?) al nubifragio che ha colpito Roma.
Quindi dovrei limitarmi a godere di questa giornata libera, senza dar peso alle parole stupide e vuote che sento ripetere ogni giorno e che - fortunatamente - ascolterò ancora per ben poco.

1 commento:

chiara.bc ha detto...

Il mio motto è POTARE! Hai capito bene, potare, come si fa con le piante quando i rami sono secchi... se un rapporto è arido, non mi da nulla o peggio, mi toglie in serenità e buonumore... zac, un bel colpo di forbice e via! :-)

P.S: avevo commentato anche il post precedente quando lo avevi pubblicato, ma ora vedo che blogger se l'è mangiato :-(