mercoledì 9 marzo 2011

Deeper and Deeper

Condividere i pensieri più intimi, è una cosa che non riesco più a fare. 
Mi sembra una perdita di tempo.
A parte l'altra parte di me, quella pelata e allo stesso tempo pelosa, con la quale mi incazzo e mi scazzo tutti i giorni.. a parte lui, beh, non riesco più a tirare fuori niente.
Le paure, le ansie, le aspettative, le incazzature, le cattiverie, le gioie, i progetti, le piccole conquiste... nessuna delle persone che mi sono vicine può, attualmente, essere all'altezza di ciò che sento e che vorrei esprimere.

Sono come un riccio spaventato, chiuso in se stesso

Sto attraversando una fase in cui mi sento satura di parole, di gesti e non gesti, di mancanze, assenze, non risposte.
Parecchie cose che mi circondano non mi piacciono, e non parlo della politica o della situazione internazionale, mi riferisco ai comportamenti di chi mi sta intorno, delle persone che mi sono vicine e non.
A volte mi chiedo quand'è che hanno perso il centro, o quand'è che tutta la fiducia da me riposta è stata gettata in un cassonetto.
E torniamo sempre al solito discorso: mi aspetto sempre il meglio, mi aspetto di non essere delusa, mi aspetto di essere trattata nel modo in cui io tratterei gli altri. 
Ma devo ricordare che nei rapporti interpersonali si viene più volte delusi che non piacevolmente stupiti.


1# Che le parole siano come le perle: rare e preziose.
 

2 commenti:

chiara.bc ha detto...

Certo che contemplare anche l'etichetta "scazzi" la dice lunga sul tuo umore...
Ti do ragione, ma io che voglio vedere anche il bicchiere mezzo pieno penso che alle volte, quando meno te lo aspetti, e da persone che magari conosci poco, arriva un piccolo gesto, una parola o anche solo un sorriso che ti fanno dire che ne vale ancora la pena!

marlened. ha detto...

sono d'accordo con le tue ultime parole, alla fine sono una borbottona/lamentona ma rimango pur sempre un'ottimista!